Via del Babuino e Via Margutta
A pochi minuti dall'affollata Via del Corso, Via del Babuino e via Margutta mostrano una Roma diversa e più tranquilla.
Le strade parallele di Via del Babuino e Via Margutta rendono piacevole le deviazione tra Piazza del Popolo e Piazza di Spagna.
Costruita nel 1525 e originariamente chiamata Via Clementina, Via del Babuino prende il nome da una statua di Sileno, precettore di Dioniso, che venne soprannominato dai romani "babuino"; dal 1581 la strada porta quindi questo nome.
La statua può essere vista di fronte alla chiesa di Sant'Anastasio (1) a metà strada sulla destra. Appena a nord di essa, al n. 153, troviamo la chiesa anglicana di Ognissanti (2), costruita nel 1882, e che sembra quasi trasferita qui direttamente dal quartiere Mayfair di Londra.
Un poco oltre la chiese di Ognissanti, al n. 19, c'è il Touring Club Italiano (3), un paradiso tentacolare per i viaggiatori.
Andando verso sud, ci ritroviamo a Via dei Greci dove c'è la Libreria Lion (4), al n. 33-36, al cui interrno si trova un bar, un angolo per bambini e un'eccellente selezione di libri in inglese. Tutto ciò rende piacevole la sosta.
Ritornando sui propri passi a Via del Babuino, svoltando a destra si raggiungerà Via d'Alibert.
Svoltando a sinistra ci ritroviamo in Via Margutta, in questa strada affascinante che deve la sua fama agli artisti che non possono più permettersi di vivere qui.
Se sembra familiare, potrebbe essere perché la casa di Gregory Peck in Vacanze Romane si trovava qui, in uno dei piccoli appartamenti infilati in alto nel cortile silvestre del n. 51 (5). Continuando su Via Margutta, avrete tempo per esplorare molti negozi eleganti della strada, tra cui Lelli (6) al n. 5, che vende, e spedisce anche all'estero, bellissimi tessuti italiani.
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