Non sono solo i luoghi famosi come il Colosseo o San Pietro a fungere da set cinematografici, ma anche zone sconosciute ai più, spesso anche agli stessi romani.
Carlo Verdone, a partire dal suo primo film, Bianco Rosso e Verdone, si è imposto come nuovo mattatore della commedia all'italiana ad episodi. Nel suo secondo film, Un Sacco Bello, incentrato sul personaggio di Enzo, un bulletto di periferia che vuole passare il Ferragosto a Cracovia, nella Polonia del regime comunista, in cerca di facili avventure, sceglie come ambientazione dell'incontro tra Enzo e l'amico Sergio in una strada dall'aspetto desolato, Via Giovanni Conti, dominata dalle torri di Vigne Nuove, cosi chiamate dall'omonima strada che interseca Via Giovanni Conti a breve distanza da dove si svolge la scena. Oggi l'aspetto è meno desolato, come si può vedere dalla foto di sotto. Eppure rimane simbolo di una periferia spesso troppo trascurata anche perché spesso i complessi residenziali come quello di Vigne Nuove sono opere di architetti importanti e comunque testimonianze di un periodo storico che ha profondamente cambiato Roma. A questo luogo sono poi legato in quanto l'ufficio dove ho lavorato per quasi venti anni si trovava a poche centinaia di metri di distanza.
Ma godiamoci ora l'intero episodio del film.
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